Torna alla pagina precedente

Comune: AMALFI (Sa)
Sito archeologico: Resti di villa romana
Ubicazione: In alcuni negozi di Via Lorenzo d'Amalfi
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Salerno
Modalità di visita: Liberamente visibili col permesso dei proprietari dei negozi
Cenni storici: Secondo la tradizione Ercole, il dio pagano della forza, amava una ninfa di nome Amalfi: ma il suo amore ebbe breve vita: ella si spense ed Ercole volle darle sepoltura nel posto più bello del mondo e per immortalarla ne diede il nome alla città da lui ivi costruita. Per la storia invece il litorale di Amalfi era in realtà sede di diverse ville romane marittime destinte al soggiorno di famiglie patrizie. La cittadina vera e propria fu invece fondata dopo la morte di Costantino; essa trae le sue origini da famiglie romane che, imbarcate per Costantinopoli, furono travolte dalla tempesta nel golfo di Policastro, vi avrebbero fondato una «Melphes» l'attuale Melfi, poi trasferitisi più a nord, avrebbero preso dimora nel luogo dell'attuale Amalfi, fondandola col nome di «A-Melphes». Le prime notizie risalgono al 533, al tempo della guerra greco-gotica, allorchè con la vittoria di Narsete su Teia, Amalfi passa sotto il dominio dell'impero Bizantino ed entra a far parte del ducato di Napoli.
Illustrazione del sito: Nel 2000, in seguito a lavori di edilizia privata furono scoperti due ambienti facenti parte di una villa marittima. Gli ambienti, si trovano ad una quota di -3.50 m e sono costituiti da uno stretto vano a N, con pavimento in cocciopesto, e da uno a S, absidato, con nicchia sulla parte N in opera reticolata a composizione policroma. La tecnica costruttiva adottata è l'opera vittata con ricorsi di blocchetti squadrati; il pavimento è costituito da pietre calcaree di provenienza marina, data l'elevata levigatezza. L'ambiente più grande presenta canalizzazioni in direzione N-S, perpendicolari e parallele ad una piccola cavità nel pavimento a N; questa cavità è in diretto rapporto con un basso cilindro in muratura con apertura sul fianco verso N. La struttura è stata interpretata come un ninfeo-triclinio della villa.
Note:  

IMMAGINI DEL SITO

 

Non si assume alcuna responsabilità per eventuali difformità da quanto riportato in questa pagina

Torna alla pagina precedente