Cenni storici: |
Aquilonia è un centro di
origine sannita, come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici
della zona. Nel V - IV sec. a.C. diversi villaggi (oppida e vici), più o
meno grandi, erano diffusi su questo altopiano ofantino. Pastori ed
agricoltori si insediarono in luoghi il più possibile inaccessibili alle
incursioni di altri popoli vicini. I centri antichi dei Sanniti erano
costituiti da ampi territori con un oppidum fortificato che sorgeva sulla
cima della collina, entro le cui mura gli abitanti dei borghi sparsi si
rifugiavano in caso di pericolo. Aquilonia - come gli altri centri limitrofi
di Romulea (Bisaccia), Aletrium (Calitri), Akedunniad (Aquilonia), Cominium
(Monteverde)- fu coinvolta nelle guerre contro Roma che nel IV sec. a.C.
aveva cominciato la sua espansione verso l’Italia meridionale. Akedunniad,
Aquilonia antica (oggi Lacedonia) era un importante centro fortificato. Il
paese viveva di economia pastorale basata principalmente sullo sfruttamento
degli erbaggi dei pascoli e dei boschi.
Durante la seconda guerra sannitica Roma operò molte incursioni anche in
questi territori, saccheggiando anche l’antico centro di Romulea (Bisaccia).
Alcuni storici ritengono che la famosa e cruenta battaglia di Aquilonia
combattuta tra romani e sanniti nel 293 a.C, e narrata dallo storico romano
Livio (Ab Urbe condita libri, X, 38-40), a cui avrebbero partecipato
sessantamila uomini, sia avvenuta nella vallata del torrente Calaggio, non
lontano dal centro abitato. La costruzione delle strade consentì poi un
rapido collegamento con le zone orami sottomesse e un più marcato controllo
della regione da parte di Roma. Passavano per queste remoto angolo
dell’Appennino, oltre l’antica via Appia, anche la via Erculia e la via
Traiana, un’importante traversa della Via Appia tra Benevento e la Puglia.
Aquilonia sopravvisse come municipio romano e visse la grande vicenda
storica dell’Impero romano fino ai primi segni di decadenza tra il IV ed il
V sec. dopo Cristo. |