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Comune: ARIANO IRPINO (Av)
Sito archeologico: Abitato neolitico
Ubicazione: In località La Starza
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Avellino - Ufficio scavi di Ariano Irpino (via D. Anzani n.8 - tel.0825824839)
Modalità di visita: Liberamente visibili dall'esterno; per accedere all'interno rivolgersi preventivamente alla Soprintendenza
Cenni storici: Punto essenziale di riferimento, per risalire alle più antiche origini di Ariano, è la zona collinare gessosa della Starza nei cui anfratti i nostri progenitori seppellivano i loro morti, come fanno fede i ritrovamenti di resti umani e animali insieme con un ricco corredo di vasellame per uso domestico e tombale, punte di frecce e altri utensili di osso, selce e ossidiana, attestante l'avanzato stato di civiltà dei misteriosi abitatori dei luogo, comunemente compresi sotto il generico nome di Appenninici per i quali è difficile indicare una precisa connotazione etnica. Comunque, che fossero aborigeni o che provenissero da altrove, ad un certo momento si attestarono stabilmente sul posto e lo fortificarono, come farebbe pensare la posizione collinare della stazione preistorica. Si tratta di un arco di tempo che abbraccia quasi due millenni, pressappoco dal 2500 al 500 a.C., quando come sembra, il territorio rimase abbandonato o, meglio, si aprì a nuove genti e a nuove culture.
Illustrazione del sito: La collina situata tra i fiumi Miscano, Starza e Cupido, sede di una grossa cava di gesso, ha restituito un abitato fra i più antichi del neolitico europeo e sicuramente il più antico della Campania. Nell'area vennero effettuati alcuni saggi di scavo dalla scuola Britannica di Roma nel periodo 1957 - 1962. Da circa un decennio sono in corso altri scavi a cura della Soprintendenza Archeologica che hanno messo in luce un'area isediativa, sistemata in origine sotto la cima della collina suuna terrazza degradante verso il vallone della Starza. Il materiale rinvenuto, in buona parte esposto al Museo Archeologico di Ariano, documentano la presenza di comunità già da un momento avanzato del Neolitico inferiore (VI millennio a.C.). L'occupazione del sito prosegue, sebbene in maniera ridotta, durante il Neolitico medio e quello superiore. Un nuovo sviluppo avviene nel corso dell'età del Bronzo medio (XV-XIV sec. a.C.) che proseguirà anche durante il Bronzo finale e la prima età del Ferro durante la quale l'abitato cesserà la sua esistenza (intorno al 900 a.C.).
Situazione attuale: Gli scavi sono da tempo fermi e in cattive condizioni.

IMMAGINI DEL SITO

 

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