Cenni storici: |
Situato alla confluenza
del Tanagro, su di un territorio dominante l’Alta Valle del Sele, si eleva
l’antico fortilizio di Contursi Terme. La collina, dove oggi sorge il paese,
costituisce un sito probabilmente abitato fin dalla preistoria, ma che vide
la nascita di un vero e proprio centro urbano dopo la caduta dell’Impero
Romano. Infatti l’antico centro sorgeva in un luogo diverso da quello dove è
ubicato l’attuale paese, ovvero su di uno sperone roccioso esposto al sole.
Le prime presenze umane risalgono alla preistoria e sono testimoniate dal
ritrovamento, nella Grotta del Rosario (in località Cappellazzo a circa 150
metri dalle rive del fiume Tanagro), di una grossa “scultura rupestre”
raffigurante un volto umano (probabilmente lo “spirito tutelare”); ciò ha
permesso di confermare lo stanziamento nella zona di una civiltà eneolitica
che utilizzava manufatti lapidei in selce sia per la caccia che per le
attività quotidiane. Numerose altre tracce appartenenti alla civiltà del
Gaudo sono state rinvenute nelle località Monticella ed Isca Perrigno.
Frammenti in marmo, mosaici ed una cinta muraria sono visibili in località
Saginara, presso il confine con il comune di Campagna. Nel 1992, nella
stessa area, sono stati rinvenuti una tomba datata VI-V Millennio a.C., con
resti di tre inumantini, ed alcuni manufatti litici. L’attuale abitato
nacque nel corso del IX secolo, dopo la devastazione di Saginara ad opera
dei Saraceni, anche se non è esclusa l’ipotesi dell’esistenza di un nucleo
già nel V secolo. La presenza dei Saraceni è attestata dal fatto che, ancora
oggi, in quei paraggi esiste un campo denominato per l’appunto Campo dei
Saraceni. La tradizione vuole che la fondazione di Contursi avvenne per
volontà del conte Orso, il quale, nell’840, accolse la popolazione della
distrutta Saginara nell’avamposto del Guastaldato di Conza. Secondo una
ipotesi Contursi sorge sui resti di una più antica Saginara, città
fortificata fondata su uno sperone roccioso alla confluenza dei fiumi Sele e
Tanagro (sito dell’attuale svincolo autostradale) e distrutta dai Visigoti
di Alarico nel 409 d.C.. Non si sa con precisione come sia avvenuta la
nascita dell’attuale abitato. Esistono a riguardo alcune teorie. Secondo il
monaco Palomonte, gli scampati alla distruzione si rifugiarono in zone di
montagna, fondando il centro di Puglietta. Quando nell’840 anche questo
centro cessò di esistere, la restante popolazione si stabilì nel sito dove
si erge l’attuale paese. |