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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: LACEDONIA (Av)
Sito archeologico: Resti romani
Ubicazione: Località Capo d'Acqua
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Salerno - Ufficio scavi di Ariano Irpino (Via Anzani n. 8 - tel.0825824839)
Modalità di visita: Liberamente visibile
Cenni storici:

Su di una collina di arenaria, che domina il torrente Osento, dove la Campania confina con Puglia e Basilicata, sorge il centro agricolo di Lacedonia, il cui nucleo più antico, nonostante le distruzioni causate da oltre 10 terremoto nell’ultimo millennio, conserva il caratteristico impianto di cittadella medioevale. Le prime notizie certe sul paese risalgono al periodo degli Osci ed il nome AKUDUNNIAD (“madre cicogna”), da cui deriva il toponimo, fu, secondo Tito Livio, modificato nel latino Aquilonia quando il centro sannitico venne conquistato da Roma nel 293 a.C. Il nome del paese, variamente attestato in epoche diverse, nel “Catalogo dei Baroni” (1150-1168) compare come Cedonia, cui venne aggiunto l’articolo “La”, la cui unione costituisce l’attuale denominazione della cittadina. Il ricco patrimonio archeologico, riferibile ad epoca sannitica e romana e costituito da lapidi, steli, monete, iscrizioni funerarie, un tempio della dea Iside sulle cui rovine fu costruita la Chiesa di S. Maria della Cancellata, fa presumere l’esistenza di un importante Municipium costituito dopo la guerra sociale, la città di Aquilonia, appunto. Quando, in seguito alla caduta dell’Impero, la penisola fu invasa dai barbari, la città, che ormai aveva assunto il nome di Cedonia, non fu risparmiata da tutta una serie di saccheggi e devastazioni che, dal 409 circa al 476, la prostrarono economicamente e demograficamente. Possesso dei monaci benedettini ai quali era stato donato dall’Imperatore Giustiniano nel 517, il paese passò poi sotto il dominio longobardo dei Conti di Conza. Importante sede vescovile fin dal 1059, nel 1278 il feudo fu assegnato da Carlo I d’Angiò a Giovanni Gagliardo

Illustrazione del sito: Nei pressi della grossa sorgente di località Capo d'Acqua si notano ancora resti di strutture murarie e significativi elementi ceramici di epoca romana
Situazione attuale: Precaria

IMMAGINI DEL SITO

 

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