Cenni storici: |
Sita lungo una dorsale
del monte Mucre, la città di Morcone è protesa, nella sua disposizione a
ventaglio, verso la sottostante valle del Tammaro. Il suo territorio fu
probabilmente abitato in epoca protostorica, se si considera la
testimonianza offerta da alcuni coltelli silicei rinchiusi in un rozzo vaso
di terracotta e ritrovati durante l’esecuzione dei lavori della ferrovia
Benevento- Campobasso. E’ altresì nota la presenza sul territorio di un
insediamento sannitico che alcuni studiosi avrebbero identificato in Mucre,
un oppidum della regione del Sannio Pentro sulla via Numicia. L’ipotesi
relativa a tale antico insediamento è avvalorata dalla presenza di resti
delle mura poligonali esistenti presso l’abitato. Esso, inoltre, avrebbe
avuto la sua “arce” posta sulla “rocca” dell’attuale Morcone, sopra un’
altura denominata monte “Mucro”. Relativamente al periodo romano non si ha
quasi alcuna traccia di città se si esclude l’ipotesi, peraltro confutata da
molti studiosi, dell’ubicazione presso l’attuale Morcone dell’antica
Murgantia. L’unica testimonianza è una citazione del poeta latino Silio
Italico che, senza ubicarla, tra le altre, nominò la fortezza di Mucre nella
sua opera riguardante le guerre puniche. In ogni caso, è noto che, in epoca
antica, il suo territorio era interessato da grandi arterie di traffico, in
particolare dalla via Sannitica, che congiungeva Benevento a Campobasso. Le
notizie certe circa la sua origine risalgono al periodo longobardo, seppure
non mancano, anche relativamente a tale periodo, alcune incertezze. Ad
esempio, l’opinione di uno storico, secondo il quale Morcone esisteva già
nel 776, sarebbe stata confutata da altri in quanto, nella citazione
addotta, non risulta il nome “de Murcone”, bensì “de Furcone”. E’ più
probabile - come viene affermato, invece, da qualche altro ricercatore - che
i Longobardi giunsero nell’area del precedente insediamento attratti dalla
sua posizione strategica e vi si fermarono riadattando le mura poligonali
preesistenti per la costruzione della fortezza di Mucrone, da cui Murcone,
con il castello (oggi ridotto in stato di rudere). Di queste opere non è
nota l’esatta datazione che, in ogni caso, è collocata anteriormente alla
metà dell’XI secolo in base al fatto che, in tale periodo, Morcone si
fregiava già del titolo di civitas. Il complesso, abbarbicato sulla
montagna, assunse la denominazione di Rocca, termine passato a designare
anche tutta la parte alta del paese. Essa comprende anche la chiesa di S.
Salvatore, la più antica di Morcone, sorta prima del 1000, importante per
essere stata sede vescovile di rito greco, fin da quando fu introdotta nel
IX secolo, per volontà dell’Imperatore bizantino Leone il Savio, una diocesi
dipendente dal Patriarca di Costantinopoli. Questa, solo più tardi, fu
riconosciuta dalla Chiesa di Roma, ma poi soppressa nel XIII secolo. In
seguito diventò una sede vescovile ridotta poi ad arcipretura nullius.
Entrato a far parte del Principato di Salerno, Morcone fu un importante
gastaldato longobardo e, con l’affermazione dei Normanni in Italia
meridionale, fin dalla metà dell’XI secolo fu incorporata nella contea di
Ariano. |