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Comune: PADULA (Sa)
Sito archeologico: Resti di abitato romano (Casilinium, Consilinum) - Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte
Ubicazione: I resti dell'abitato sono in località Civita. Il Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte è in Via Procaccia, nell'area compresa fra Padula e Sala Consilina. 
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Salerno
Modalità di visita: Liberamente visibile
Cenni storici:

Celebre soprattutto per la monumentale Certosa di San Lorenzo, il comune di Padula origina, probabilmente, il nome dalla presenza, in passato, nella zona di un sottostante acquitrino.Il ritrovamento in località Valle Pupina di corredi funerari con vario vasellame, databili tra il VI e il V secolo a. C., e i ruderi, sul colle ora detto della “civita”, di alcuni tratti di mura megalitiche sono riferibili al centro di Casilinum, diventato municipium in età romana. Con la colonizzazione romana, l’insediamento prese il nome di Consilinum e divenne municipium in età imperiale, sopravvivendo probabilmente fino al IX-X secolo, allorché le incursioni dei Saraceni costrinsero la popolazione a trasferirsi sul colle della Maddalena dove, intorno alla preesistente chiesa di San Nicola de Donnis, fondata in età bizantina ( VII-VIII secolo), sorse il centro dell’odierna Padula. Nel 1296, dopo essere stato proprietà dei Fasanella e di Sacchetto di Saccoville, il borgo divenne feudo di Tommaso Sanseverino che, nel 1306, fece iniziare la costruzione della Certosa di San Lorenzo sul sito di una più antica grangia verginiana. Signoria dei Sanseverino fino agli inizi del XVI secolo, la cittadina fu donata, nel 1504, da Ferdinando il Cattolico ad Antonio Cardona e venduta da Filippo II, nel 1564, al principe di Salerno, Nicola Grimaldi. In seguito il marchesato passò a Cesare d’Avalos nel 1578, a Giovan Francesco da Ponte nel 1605 e a Diego d’Avalos nel 1632. Dal 1640 il feudo di Padula fu acquistato dalla Certosa che lo detenne fino all’epoca napoleonica, che segnò la decadenza del suo potere ed il progressivo impoverimento del suo patrimonio artistico.Teatro dell’avventuroso tentativo di Carlo Pisacane, Padula conserva le spoglie dei componenti la storica spedizione sconfitti dai Borboni sul colle di San Canione il 1° luglio del 1857. Dichiarato monumento nazionale fin dal 1882, la Certosa fu adibita anche a campo di concentramento durante gli ultimi due conflitti mondiali.

Illustrazione del sito:

Dell'abitato romano di Casilinium, poi Consilinum, restano soloalcuni tratti delle mura di cinta e qualche struttura poco leggibile. Del Battistero di San Giovanni in Fonte restano invece notevoli resti. Il Battistero come si presenta oggi è il risultato di una serie di sovrapposizioni susseguitesi nel corso delle varie epoche.  Il battistero è citato nelle fonti col toponimo di San Giovanni in Fonte di Marcellianum: probabilmente la sua fondazione si deve a Papa Marcello I intorno al 307 e la sua costruzione avvenne nei pressi di una sorgente le cui acque vennero sfruttate proprio per i riti religiosi.

Il nucleo più antico è senz'altro la vasca lustrale, coperto da un tamburo a ottagono che sostiene una cupola, costituente il nucleo centrale del battistero, ove veniva praticato il battesimo per immersione secondo il rito orientale nella notte dell'Epifania. Nella parte superiore sono presenti affreschi che raffigurano le teste dei quattro evangelisti. La costruzione è in laterizi alternati da un sottile strato di malta, utilizzanti anche diversi materiali lapidei romani riutilizzati. Successivamente, intorno al VI-VII secolo, sono stati aggiunti gli ambulacri, la cappella con l'abside ed altro di difficile datazione. Tale ampliamento coincide presumibilmente con la trasformazione del battistero in chiesa plebana del piccolo villaggio rurale che sorgeva in quella zona. Sulla parte absidata della chiesa sono ancora presenti le immagini affrescate di una Teoria di Apostoli raffigurati con l’esasperata frontalità e l’accentuazione dei tratti del viso tipici della pittura bizantina dell’Italia Meridionale. Gli affreschi si datano all’ XI - XII sec. La struttura cessò di essere utilizzato quando iniziò a costituirsi un cospicuo gruppo abitativo sull’altura dove oggi sorge Padula.

Note:  

IMMAGINI DEL SITO

 

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