Cenni storici: |
Il toponimo significa
"Città dei padri", forse dall' anno 817 allorché fu donata agli abati di
Montecassino. Deriverebbe dunque dal latino paternus e dal greco polis, che
significa "città"; esso era infatti considerato il luogo ideale dove
stabilire un contatto con Dio, divenendo così meta di pelegrinaggio. Secondo
altri la città, che era denominata semplicemente Paterno fino al 1863, deve
il suo nome a Paternius, nome proprio romano. |
Illustrazione del sito: |
Reperti archeologici e
architettonici di epoca romana, provenienti soprattutto dalle località
S.Pietro e Casale, confermano la frequentazione umana della zona a partire
dal IV-III sec. a. C. e fino all’età romana, periodo a cui si riferiscono i
continui ritrovamenti, nelle campagne paternesi, di sepolcreti e resti di
ville rustiche, da cui si recuperano oggetti fittili, ceramiche, monete e
iscrizioni. All’odierna Chiesa Parrocchiale è affiancata la torre
campanaria, con all’ultimo livello grossi finestroni archivoltati e lungo le
pareti esterne blocchi squadrati di calcare di età romana. Uno di questi
presenta fregi dorici a triglifi e metope raffiguranti una Gorgone ed una
Sfinge; un frammento di un bassorilievo con rappresentazione di una scena di
ludi gladiatori e iscrizione latina incisa (Celsus sibi et ...) è visibile
invece in prossimità dell’ingresso alla torre. |