Cenni storici: |
Al margine dell’omonima
piana agricola, tra il Vesuvio ed i monti Lattari, si estende la cittadina
di Sarno sui luoghi di alcuni insediamenti preistorici risalenti al IV
millennio a .C.Presso il convento della Foce, recenti scavi hanno inoltre
messo in luce i resti di un santuario di età preromana e di un teatro
ellenistico (II secolo a. C.) a testimonianza della intensa frequentazione
umana lungo le sponde del fiume Sarno, che ha dato il nome alla città e
all’intera vallata, della quale vengono però a mancare notizie storiche dal
I secolo d. C.. Per ritrovarne tracce nei documenti, bisogna attendere il
553, anno dello scontro tra Goti e Bizantini, le cui vicende e la successiva
invasione longobarda costrinsero la popolazione della valle a rifugiarsi
sulle pendici del colle dove si costituì l’insediamento di Terra Vecchia.La
costruzione del castello ad opera di Arechi II, nella seconda metà dell’VIII
secolo, sul monte Saro fa di Sarno, posto a controllo della via consolare
che da Capua conduceva in Calabria, uno dei capisaldi del principato di
Salerno verso l’entroterra. Fu prima gastaldato e poi contea; all’inizio
dell’XI secolo fu conte di Sarno Alfredo, al quale successe Riccardo
II.Durante il periodo svevo, assegnata prima a Diepoldo, conte di Acerra e
di Sarno, la contea fu, successivamente, per circa mezzo secolo, proprietà
della famiglia d’Aquino.Sotto la dominazione angioina, che lasciò inalterata
la precedente organizzazione politico-amministrativa, Sarno fu concessa a
Galeramo de Juriaco nel 1270.Dal 1308 si successero al dominio del paese
Filippo II, principe di Taranto, suo figlio Roberto nel 1311, Villanuzzo di
Brunfort nel 1382, Ungaro Santangelo nel 1390, cui seguì nel 1427 Raimondo
Orsini.Nel periodo aragonese il castello raggiunse il suo massimo splendore
ed appartenne alle più potenti famiglie del regno.Concessa da Alfonso
d’Aragona a Nicola d’Alagno nel 1443, la contea tornò, nel 1450, agli Orsini,
che ne ebbero il possesso fino alla fine del XV secolo, allorché fu donata
da re Ferrante a Francesco Coppola. Dopo che quest’ultimo fu privato dei
suoi beni per aver partecipato alla Congiura dei Baroni, il feudo,
temporaneamente appartenuto a Pietro Ligorio, nel 1495 passò alla famiglia
Tuttavilla, che tenne la contea per circa due secoli.In seguito, il dominio
della valle sarnese passò ai Colonna nel 1624, ai Barberino di Palestrina
nel 1662 e infine, dal 1695, il paese passò ai Medici di Ottaviano, che lo
tennero fino alla eversione della feudalità nel 1806, rimanendo però
proprietari del castello fino al 1909. |