27/12/2002
ALIFE (CE) - SI SCAVERA' A BREVE L'IMPONENTE ANFITEATRO
E' previsto per il primo
trimestre del prossimo anno lo scavo del notevole
anfiteatro romano dell'antica Alliphae, la cui cavea
misura ben mt. 46 x 72. Scoperto soltanto nel 1975 grazie
alle foto aeree, l'anfiteatro sorgeva appena fuori delle
mura della cittadina di origine sannitica, poi romana. Il
monumento sarà solo una delle attrattive del percorso
archeologico alifano che, oltre alle mura ed all'impianto
urbanistico già visibili, comprendenrà anche il teatro,
il criptoportico ed il nuovo museo archeologico,
anch'esso di prossima apertura. Per ulteriori
informazioni sulla storia ed i monumenti di Alife: http://web.tiscali.it/alliphae
26/11/2002
POMPEI (NA) - RINVENUTI DUE SCHELETRI DI SCHIAVI IN FUGA
Erano in due e
probabilmente cercavano scampo dalla furia dell'eruzione
senza riuscire nell'impresa. Il ritrovamento di due
scheletri, di cui uno in eccezionale stato di
conservazione, sono stati riportati alla luce poco fuori
dalle mura dell'antica Pompei da una equipe di studiosi
giapponesi. Gli scavi stanno cercando di portare alla
luce la ipotizzata "Porta di Capua", mai
rinvenuta finora. Il primo scheletro è quasi completo,
mentre sul secondo sono ben visibili la fibbia usata per
reggere la tunica e un anello di ferro. Entrambi
presentano segni di schiacciamento sul cranio. Uno degli
scheletri apparteneva sicuramente ad uno schiavo che
cercava la fuga nonostante la catena a una gamba, ancora
in parte visibile.
23/11/2002
NOLA (NA) - FINALMENTE UN PROGETTO DI RECUPERO DEL
VILLAGGIO PREISTORICO
Vai allo speciale
https://www.ganapoletano.it/archemail/nolatar.htm
15/11/2002
POMPEI (NA) - UN ALTRO FIUME BAGNAVA L'ANTICA POMPEI
Non era solo
il Sarno a lambire le mura di Pompei. La scoperta di tre
studiosi dell'Università del Sannio e della
Soprintendenza pompeiana è che esisteva un altro fiume
che scorreva a Nord dell'abitato e che, prima del 79
d.C., si gettava nel golfo di Napoli a meno di un
chilometro da Porta Marina. Forse si trattava di un ramo
del Sarno che si divideva dal fiume principale prima di
giungere a Pompei, allo stesso modo di quanto accade oggi
dopo l'apertura del Canale Bottaro, un braccio
artificiale del Sarno voluto dai Borboni. Gli studi che
seguiranno potranno chiarire l'andamento del nuovo corso
d'acqua.
15/11/2002
MADDALONI (CE) - ARRIVA IL NUOVO MUSEO ARCHEOLOGICO
Dopo i
necessari restauri sta finalmente per essere aperto al
pubblico il nuovo museo archeologico dell'agro calatino,
ospitato a Maddaloni in un importante edificio
settecentesco, il cosiddetto "Casino ducale dei
Carafa". L'annuncio è stato dato dal Sovrintendente
Stefano De Caro nel corso della presentazione del
progetto di realizzazione. La struttura ospiterà
notevoli reperti provenienti dal sito della città osca e
poi romana di Calatia. situata poco fuori Maddaloni lungo
la Via Appia. L'allestimento sarà curato da Elena
Laforgia, la studiosa che ha condotto gli scavi
nell'ambito del sito calatino negli ultimi anni.
Inizialmente il museo sarà ospitato nel piano terra
dello storico edificio, mentre solo al termine dei lavori
il secondo piano ospiterà un laboratorio di restauro. Ma
l'importanza del museo risiederà anche nell'aver
restituito alla città un edificio di grosso valore
storico. Il Casino ducale, infatti, giaceva nel più
grave degrado. I lavori hanno riportato alla luce
importanti affreschi e persino, in alcune sale, i parati
e la tappezzeria originaria. Un miracolo che purtroppo è
stato rallentato dalla cronica mancanza di fondi che
affligge il mondo dei bani culturali. Il museo si
inserisce nella rete dei musei territoriali del
territorio napoletano e casertano che negli ultimi anni
ha visto la creazione di esposizioni archeologiche a
Nola, Succivo, Teano, Santa Maria Capua Vetere e che, nel
futuro prossimo, vedrà nuovi musei sorgere ad Alife,
Acerra, Cales.
11/11/2002
BAIA (NA) - ANCHE LA PUTEOLI SOMMERSA SARA' TUTELATA E
VISITABILE
Dopo il
porto di Baia, anche la parte sommersa del litorale
dell'antica Puteoli, il cosiddetto "Portus
Julius" sarà tutelata. La Provincia ha infatti
inserito l'allargamento del parco archeologico subacqueo
di Baia fino a Pozzuoli fra i progetti finanziati da
fondi europei (POR e PIT). In questo modo si corre
finalmente ai ripari anche per tutti quei reperti che
ancora si trovano sott'acqua nell'area della ripa
puteolana. Come già accade per Baia, l'area verrà
perimetrata e segnalata e nessuna imbarcazione potrà
accedervi. L'area diventerà così visitabile sia
attraverso itinerari sottomarini e sia con speciali
imbarcazioni.
10/11/2002
SAN PAOLO BELSITO (NA) - RICOSTRUITI I VOLTI DI 4
INDIVIDUI DELL'ETA' DEL BRONZO
I volti di
quattro dei dodici scheletri venuti alla luce dalla
necropoli dell'età del bronzo scavata qualche anno fa a
San Paolo Belsito verranno ricostruiti con tecniche
futuristiche ed esposti nella cittadina dell'hinterland
nolano. Il progetto è opera del responsabile
territoriale della Soprintendenza, il dott. Giuseppe
Vecchio, e della nota paleoarcheologa dell'Istituto Suor
Orsola Benincasa di Napoli, la dott.ssa Claude Albore
Livadie. L'equipè che si occuperà della ricostruzione
è già al lavoro sotto la guida dell'antropologo dott.
Francesco Malegni dell'Università di Pisa. Gli scheletri
prescelti sono quelli di un bambino e di tre adulti, fra
i quali quello della madre del bambino. L'esperimento,
che verrà svolto per la prima volta in Campania,
utilizza tecniche della medicina legale statunitense. I
volti dei quattro individui saranno il pezzo forte di una
mostra che presenterà reperti inediti relativi alla
suddetta necropoli, antecedente all'eruzione vesuviana
detta "delle pomici di Avellino" (1850-1800
a.C). Dalla Regione e dalla Provincia si attende,
intanto, il via libera per i finanziamenti relativi alla
creazione di due parchi archeologici preistorici, uno a
San Paolo Belsito e l'altro a Nola, dove di recente sono
venuti alla luce importanti testimonianze di tale
antichissimo periodo.
07/11/2002
PAESTUM (SA) - 53 MILIONI DI EURO PER LE AREE
ARCHEOLOGICHE CILENTANE
Dalla
Regione Campania arriva un finanziamento di 53 milioni di
euro per le aree archeologiche cilentane ed in
particolare per l'asse "Paestum-Velia". La
somma sarà utilizzata in
investimenti per le infrastrutture e per la formazione
professionale degli imprenditori impegnati nella gestione
dei beni culturali e del turismo. Altri 10 milioni di
euro andranno invece ai privati.
23/10/2002
ROCCA SAN FELICE (AV) - SCOPERTA UNA "FATTURA"
CONTRO IL MALOCCHIO PREROMANA
Dai
ricercatori dell'Istituto "Suor Orsola
Benincasa" di Napoli, una scoperta quanto meno
singolare. Nel cuore della Valle d'Ansanto, nei pressi di
Rocca San Felice ove era ubicato un santuario preromano
dedicato alla Dea Mefite presso un vulcanetto ancora oggi
attivo, scavi recenti hanno messo in luce un'urna di
piombo sigillata recante incisioni con il nome della
persona da colpire. L'urna conteneva frammenti organici,
in particolare capelli. Il reperto risale all'epoca
sannitica anche se non è ancora possibile stabilire con
precisione il periodo di appartenenza. Insomma una
"fattura" in piena regola come ancora oggi
viene praticata in alcune zone.
18/10/2002
SARNO (SA) - ANCORA UNA TOMBA SCOPERTA POCO LONTANO DAL
RECENTE RITROVAMENTO
In località
"Galitta del Capitano", poco lontano da dove ha
avuto luogo il recente ritrovamento di una tomba del IV
secolo a.C., è venuta alla luce una nuova tomba
splendidamente affrescata, ma stavolta relativa ad una
donna. Povero il corredo: appena 4 fibule. Ma l'interesse
della scoperta è dato dalle scene sul sarcofago: una
processione con tre giovani ed una donna che procedono
verso una figura femminile. Ed ancora dei vasi e delle
ghirlande colorate. A questo punto gli archeologi sperano
di trovare ulteriori elementi per capire la conformazione
del territorio in epoca antica.
18/10/2002
STRIANO (SA) - CONTINUANO LE SCOPERTE NELLA NECROPOLI
Nell'area
della necropoli che la Soprintendenza Archeologica di
Pompei sta indagando in Via Garibaldi a Striano, è
venuta alla luce una nuova tomba del VII secolo a.C. con
un corredo costituito prevalentemente da armi. La tomba,
infatti, conteneva una spada, un pugnale, una roncola,
resti di un'ascia, punte di lancia. E poi numerosi vasi
ed uno specchio d'avorio con manico d'osso. Secondo gli
archeologi si tratta di un personaggio molto ricco
dell'epoca.
13/10/2002
ACERRA (NA) - SI TORNA A SCAVARE A SUESSULA
Dopo alcuni
mesi di pausa, riprendono in questi giorni gli scavi
nell'area archeologica di Suessula, tra Acerra e
Maddaloni, proprio sotto la Casina Spinelli, un edificio
ottocentesco che ospitò fino all'ultima guerra i reperti
degli scavi ottocenteschi nella locale necropoli. La
prima campagna di scavi aveva portato alla luce diversi
resti di edifici, probabilmente dell'area forense della
città. Da questa ulteriore indagine ci si aspetta
interessanti risultati anche per decidere il futuro
dell'area, preda di notevole degrado.
10/10/2002
OLEVANO SUL TUSCIANO (SA) - SCOPERTA UNA
"DISCARICA" ROMANA
A seguito
delle piogge, una fenditura nella roccia, lungo la strada
che collega Olevano ad Eboli, ha portato alla luce
un'area di materiali di scarto dell'epoca romana. Sono
così venuti alla luce frammenti ceramici e di laterizio,
pezzi di tegole e resti di ossa umane, il tutto
completamente sconosciuto agli archeologi. Sembra che
l'area nasconda altri reperti che potrebbero riferirsi
anche a strutture di edifici. La responsabile del locale
ufficio della Sopintendenza Archeologica, recatasi sul
posto, ha assicurato l'intervento dei tecnici
specializzati.
10/10/2002
MONDRAGONE (CE) - RIEMERGE LA ROCCA MEDIEVALE
Si è
conclusa la seconda campagna di scavo della rocca
medievale di Montis Dragonis. I risultati sono stati
davvero interessanti. Numerosi i reperti ceramici e di
manufatti in metallo, ferro e bronzo, compreso diverse
monete. E' stato messo in luce il perimetro di una chiesa
a navata unica e monoabsidata, situata sul margine
occidentale del complesso. L'edificio, del quale è stato
messo in luce il piano pavimentale con diverse tombe
dell'epoca, potrebbe risalire alla fine del XIV secolo.
Un secondo sondaggio ha riguardato il pianoro sommitale
delimitato da una prima cinta muraria dove è stata messa
in luce un'area di circa 80 mq pavimentata con un
massetto di malta. Il tutto è pertinente ad uno spazio
aperto forse destinato alla raccolta ed al controllo
delle derrate agricole raccolte nella pianura dai
contadini. Nei pressi è stata scavata una cisterna
quadrangolare che costituiva il piano inferiore di una
torre, nonchè un ulteriore ambiente originariamente a
due livelli.
Il terzo sondaggio, infine, ha riguardato un edificio
costituito da più ambienti nel quale erano due cisterne
per la raccolta dell'acqua.
Come confermato dai responsabili dello scavo, Luigi
Crimaco (direttore del locale Museo civico) e Francesca
Sogliani (docente di archeologia medievale
all'Università di Macerata), le strutture risultano
frequentate dall'età federiciana fino alla seconda metà
del XV secolo.
10/10/2002
SOMMA VESUVIANA (NA) - CHIUDE LA PRIMA CAMPAGNA DI SCAVO
DELLA VILLA ROMANA
E' terminata
in questi giorni la prima campagna di scavo della villa
romana di Somma Vesuviana, voluta da un'equipe di
archeologi giapponesi in collaborazione con la
Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta e
l'Istituto universitario "Suor Orsola
Benincasa". E' stato messo in luce l'ingresso
monumentale, di particolare ricchezza e grandiosità, che
presentava un ninfeo e giochi d'acqua. Ed ancora un
portico con mattoni rivestiti di stucco modellato a
rilievo e dipinto. Altri elementi hanno permesso di
comprendere che la villa era in restauro prima
dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Tali lavori erano
in corso a seguito del terremoto del 62 d.C. che aveva
già colpito l'area vesuviana.
Gli scavi proseguiranno nei prossimi mesi e, secondo gli
esperti, occorreranno almeno sei anni per riportare alla
luce l'intero complesso.
28/09/2002
MIGNANO MONTELUNGO (CE) - SI SCAVA LA CITTA' ROMANA
Scoperta
durante i lavori di costruzione della linea ferroviaria
ad alta velocità, la città romana individuata nel
territorio di Mignano Montelungo verrà scavata nei
prossimi mesi. Il piano di intervento verrà presentato
nei prossimi giorni dalla Soprintendenza Archeologica di
Napoli e Caserta e dal Comune di Mignano Montelungo in un
incontro che divulgherà anche i risultati degli scavi
finora effettuati. La scoperta avvenuta negli anni
scorsi, risultò estremamente sorprendente in quanto non
si sospettava per niente della presenza di un abitato
nell località Fosso Camponi. Gli stessi archeologi
pensarono si trattasse soltanto di una villa. Poi
proseguendo gli scavi, ci si rese conto dell'importanza
del rinvenimento.
Le strutture portate finora alla
luce sono inerenti ad un insediamento, probabilmente un
"vicus", che inizia a vivere dalletà augustea, con successivi restauri nel II d.C.
Limpianto è quello tipico romano con strade
ortogonali (decumani e cardini, che si intersecano e
delimitano gli isolati), servizio idraulico (acquedotto,
fontane e canalizzazioni), terme e altri edifici
destinati alla vita pubblica. Tale impostazione porta a
supporre che la nascita sia dovuta ad una volontà
pubblica e non a una mano privata.
19/09/2002
SARNO (SA) - SCOPERTA UNA TOMBA DEL IV SEC. A.C.
Un saggio di
scavo effettuato due giorni fa dai tecnici della
Sovrintendenza prima di procedere a lavori di
sistemazione idrica della zona, ha portato alla luce una
bellissima tomba affrescata del IV sec. a.C. L'area era
già stata oggetto di ritrovamenti legati all'esistenza
di una necropoli, ma una tomba così conservata e
perfettamente sigillata non era mai venuta alla luce. Si
tratta di una tomba in blocchi di tufo lunga 2 metri e
larga un'ottantina di centimetri. Si trovava a circa 5
metri di profondità. Tre delle quattro pareti sono
affrescate con scene di vita del defunto, probabilmente
un cavaliere. E' rappresentato l'uomo con capelli e barba
bianchi con una lancia in mano. Su un'altra parete è una
donna su un carro trainato da due cavalli preceduti da
uno scudiero. Sulla terza parete vi sono due donne che
accolgono un cavaliere ed uno scudiero. Sebbene i
simbolismi utilizzati siano analoghi a quelli delle tombe
lucane di Paestum, lo stile delle pitture è
completamente diverso. All'interno della tomba sono state
rinvenute due sepolture: la prima di un cavaliere, forse
quello riportato negli affreschi; la seconda sepoltura è
forse di una donna considerato che affianco al corpo vi
era uno spillone, un balsamario ed una bottiglia a
vernice nera. La tomba verrà trasferita nel nuovo museo
archeologico della Valle del Sarno, attualmente in
allestimento.
09/09/2002
PALMA CAMPANIA (NA) - ANCORA ALLA LUCE UNA NECROPOLI
ROMANA
Ancora una
volta una scoperta interessante nel territorio di Palma
Campania: nella stessa zona dove già erano venute alla
luce un anno fa alcune tombe, sono ora state individuate
altre venti sepolture alcune delle quali appartenenti a
bambini, oltre alla scoperta dello scheletro di un
cavallo. L'area, destinata per molto tempo ad una
tendopoli per terremotati, venne individuata
dall'Amministrazione comunale come destinata alla
costruzione di un centro sportivo polifunzionale. Ma i
primi saggi incontrarono le strutture della necropoli.
Dopo i primi recuperi, a Natale scorso le ruspe entrarono
in azione senza alcun avviso provocando la distruzione di
alcune urne cinerarie. A seguito di una denuncia, la
Magistratura sequestrò l'area dove da poco la
Soprintendenza ha ripreso gli scavi. Il responsabile
dell'ente, il dott. Giuseppe Vecchio, ha annunciato che
presto si provvederà a cercare l'abitato che si
riferisce alla necropoli appena portata alla luce. Esso
dovrebbe sorgere non lontano, probabilmente sotto
l'odierna Palma Campania. I reperti recuperati finora
verranno esposti nel Museo Archeologico di Nola che si
appresta a diventare una ricca esposizione degli
incredibili recuperi finora venuti alla luce nel
territorio.
03/09/2002
POGGIOMARINO (NA) - INCONTRO PER LO SCAVO PREISTORICO
SENZA NULLA DI FATTO
Vai allo speciale
www.archemail.it/poggiomarino.htm
24/08/2002
ARIANO IRPINO (AV) - PROGETTI DI SVILUPPO PER IL
"REGIO TRATTURO"
Sono oltre 6
milioni di euro i finanziamenti per il rilancio del
turismo e per il recupero dei beni culturali nell'area
dell'antico "Regio Tratturo". I comuni
interessati sono: Ariano Irpino, Zungoli, Grottaminarda,
Mirabella Eclano, Montecalvo Irpino, Villanova del
Battista, Casalbore e Greci. L'obiettivo è quello di
promuovere una serie di iniziative turistiche e culturali
che possano incidere sui circuiti tradizionali e non. Tra
i progetti portanti molto spazio è dedicato
all'archeologia ed in particolare alla riqualificazione
del parco archeologico di Aeclanum, alla costituzione del
museo di Casalbore ed al recupero di diversi castelli
(Ariano Irpino, Casalbore, Grottaminarda).
11/08/2002
QUARTO FLEGREO (NA) - RINVENUTE LE STRUTTURE DI UNA VILLA
ROMANA NEL TERRITORIO CHE DIVENTERA' IL PARCO
ARCHEOLOGICO DELLA CITTADINA FLEGREA
Alcune
strutture di epoca romana sono venute alla luce durante
lavori per la costruzione della rete fognaria in Via
Cimarosa a Quarto. I funzionari della Soprintendenza
accorsi in loco hanno potuto verificare che si trattava
di mura conservate per l'altezza di un metro pertinenti
ad una villa romana frequentata dal II secolo a.C. al IV
d.C. I primi saggi di scavo hanno consentito
l'individuazione di ambienti pertinenti alla parte
residenziale con un cortile di accesso ed un corridoio
lungo il quale si aprono diversi ambienti sui due lati.
Nei pressi dell'area è ancora visibile un mausoleo
funerario a tamburo che potrebbe essere riferito agli
abitanti della villa. Al momento sono stati recuperati
parecchi frammenti ceramici e in bronzo. Lo scavo
dovrebbe continuare. Anzi, la responsabile di area della
Soprintendenza Archeologica di Napoli, la dott.ssa
Costanza Gialanella, ha sottolineato che proprio in
questi giorni è stato finanziato il progetto di
realizzazione di un parco archeologico nella cittadina
flegrea. Il finanziamento di 250.000 euro, giunto
attraverso i POR, dovrebbe ulteriormente aumentare grazie
ad un contributo dell'amministrazione comunale. Il parco
comprenderà diversi resti lungo l'antico percorso della
Via Consolare Campana, la strada che da Pozzuoli giungeva
a Capua e della quale più volte sono venuti alla luce
resti del basolato.
10/08/2002
AREA ATELLANA - UN ENTE SOVRACOMUNALE PER LA CREAZIONE
DEL PARCO ARCHEOLOGICO
L'antica
città romana di Atella sorge in un quadrilatero a
cavallo fra i comuni di Succivo, Sant'Arpino, Orta di
Atella (Ce) e Frattaminore (Na). Nonostante se ne conosca
l'estensione, nessuno scavo regolare è mai stato portato
a termine. Adesso sembra che qualcosa cominci a muoversi.
I sindaci dei quattro comuni interessati, infatti, hanno
dato vita ad "Atella", un consorzio
sovracomunale nato sulla scia di una nuova normativa che
consente l'intesa di più comuni su basi comuni. Tra i
progetti prioritari quello della creazione di un parco
archeologico che andrebbe così ad affiancarsi al nuovo
museo archeologico, inaugurato lo scorso aprile a
Succivo.
03/08/2002
STRIANO (NA) - ALLA LUCE NECROPOLI ROMANA
Ancora
rinvenimenti nell'alta valle del Sarno. Questa volta è
toccato a Striano, cittadina non nuova a rinvenimenti del
genere, dove i lavori di costruzione di un fabbricato
hanno intercettato una tomba antica. I funzionari della
Soprintendenza intervenuti sul luogo, hanno constatato
l'esistenza di una necropoli romana che copre un arco
cronologico che va dal I al IV secolo d.C. e quindi
successiva all'eruzione catastrofica del 79 d.C. Finora
sono venute alla luce quattro tombe, ma si pensa che
l'estensione della necropoli sia ben più ampia. Le tombe
sono del tipo "a cassa" e "a terra".
Una delle tombe contiene i resti di un bambino, mentre le
altre tre appartengono ad individui adulti. Nei pressi
anche i resti un battuto stradale e di solchi che
dimostrano lo sfruttamento agricolo dell'area.
18/07/2002
CALES (CE) - VERRA' RICOPERTA LA FORNACE PREROMANA
Venuta alla
luce una ventina di giorni di fa, durante lavori di
costruzione di una stazione di servizio per la
distribuzione di gas, l'impianto di fornaci del III sec.
a.C. verrà seppellita nuovamente. Dai saggi effettuati
dalla Soprintendenza, infatti, è risultato che ulteriori
scavi sarebbero infruttuosi in quanto il sito non ha
particolare rilevanza. Gli scavi, pertanto, si
arresteranno al punto in cui sono arrivati. Il complesso
è costituito da quattro fornaci per la produzione di
ceramica utilizzata per trasporto e raccolta di vivande.
I reperti ceramici rinvenuti sono stati ben pochi e di
scarso valore. Singolare era la presenza di almeno due
pozzi per l'approvviggionamento dell'acqua. Se può
essere condivisibile l'atteggiamento della Soprintendenza
per cui risulta inutile tenere alla luce una struttura di
scarso significato e che sicuramente finirebbe per essere
seppellita dai rovi, si riaccende nuovamente il dibattito
sulla mancanza di scavi regolari nell'area calena, estesa
per ben 64 ettari. Sono tanti, infatti, i rinvenimenti
casuali: negli utlimi mesi, oltre alla fornace in
questione, sono venuti alla luce una necropoli etrusca
alle spalle del cimitero, alcune tombe in Via Rocioloni
ed un'altra fornace del VII sec. a.C. in località
Cerreto. Tutti i rinvenimenti hanno fatto la stessa fine:
dopo i rilievi della Soprintendenza sono stati
seppelliti.
Sono stati tanti i progetti annunciati per Cales e mai
realizzati. L'area archeologica, nella quale il solo
teatro è stato portato interamente alla luce, è in
buona parte assediata da discariche abusive. La visita di
alcune strutture pertinenti a impianti termali, a domus e
a diversi siti paleocristiani è praticamente
impossibile, sia per la vegetazione impenetrabile, sia
perchè l'isolamento del luogo ne fa la meta preferita di
drogati e di prostitute con i loro clienti.
Tantissimi sono anche i reperti venuti alla luce a Cales
e soprattutto nelle sue necropoli: tali reperti sono al
momento finiti in musei di mezzo mondo, anche perchè
sono anni che si è progettata la realizzazione di un
museo in loco senza che se ne veda la realizzazione.
10/07/2002
SOMMA VESUVIANA (NA) - PARTONO I LAVORI DI SCAVO DELLA
VILLA ROMANA
E' ormai
ufficiale: un'equipe formata da una ventina di archeologi
italiani e giapponesi sono pronti a portare alla luce la
villa romana di Somma Vesuviana. Scoperta per caso circa
ottant'anni fa in località "La Starza", venne
identificata come la villa nella quale morì Augusto. Da
allora venne scavata diverse volte soltanto in alcuni
punti, ma mai si è provveduto alla sua completa messa in
luce. Adesso esperti dell'Università di Tokio, guidati
dal professor Masanori Aoyagi, con la collaborazione
dell'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli,
cominceranno all'inizio di settembre uno scavo completo e
sistematico con l'ausilio di tecniche modernissime come
il georadar. I giapponesi garantiranno la copertura
finanziaria per cinque anni di scavi.
La villa fu oggetto di un primo saggio di scavo nel 1923.
Da allora altri saggi sono stati eseguiti mettendo in
luce parzialmente un ninfeo ed un grande porticato.
L'identificazione del sito come la dimora che vide la
morte di Augusto, venne effettuata dall'archeologo Matteo
Della Corte che rimase impressionato dalla suontosità
dei pochi resti portati alla luce. All'epoca il
territorio di Somma ricadeva sotto la giurisdizione della
città di Nola e, secondo il racconto di Tacito, Augusto
morì, appunto, "apud Nolae" (presso Nola). Ma
la distanza della villa da Nola portò un altro grande
archeologo, Amedeo Maiuri, a negare l'ipotesi di Della
Corte. Da circa 20 anni lo scavo era rimasto in
condizioni di estremo degrado. I carotaggi ed i saggi
preliminari fanno ipotizzare un'estensione di almeno
10.000 mq, tipica di grandi ville imperiali.
La grande novità di questo scavo sarà la
multimedialità: lo scavo infatti verrà inviato in
internet dove sarà possibile seguirne le fasi salienti.
10/07/2002
NAPOLI - ACQUISTATO DALLA REGIONE IL PARCO DEL PAUSYLIPON
I terreni
dell'area posillipina, di proprietà Ambrosio, sui quali
sorgono in buona parte i resti della villa romana del
Pausylipon, appartenuta a Publio Vedio Pollione, sono
stati acquistati dalla Regione Campania, dopo il
fallimento della società proprietaria. Dopo
l'inaugurazione dell'area, avvenuta qualche anno fa
grazie ad un accordo con i proprietari dei terreni sui
quali sorgevano le rovine romane, le visite erano stato
sospese prima per le frane avvenute nella Grotta di
Seiano e poi a seguito delle vicende giudiziarie legate
al fallimento della società proprietria gestita da
Ambrosio. Con una spesa di 450.000 euro, adesso la
Regione ha aggiunto tale area a quella già di proprietà
regionale e comprendente l'isolotto della Gaiola sul
quale sono altri ruderi della grandiosa villa romana. Il
progetto prevede ora la creazione di un unico grosso
parco archeologico-naturalistico comprendente il
territorio fra Coroglio, il Parco Virgiliano e la Gaiola.
10/07/2002
POMPEI (NA) - INIZIANO I RESTAURI NELLA CASA DEGLI
AMORINI
La
bellissima Casa degli Amorini Dorati, fra le più ricche
della città vesuviana e preclusa alla visita per ragioni
di sicurezza da molti anni, sarà finalmente restaurata.
Con uno stanziamento di 500.000 euro, la Soprintendenza
ha dato il via ai necessari lavori che in circa
sette-otto mesi restituirà l'edificio alla visita del
pubblico. La casa, che prende il nome dagli amorini che
erano incisi su di una lamina dorata rinvenuta
nell'edificio, sembra sia appartenuta alla "gens
Poppea", la famiglia cui apparteneva anche Poppea,
seconda moglie dell'imperatore Nerone.
09/07/2002
PONTECAGNANO (SA) - RINVENUTE TOMBE PREROMANE
Durante i
lavori della costruzione della terza corsia autostradale
nei pressi di Pontecagnano, come già accaduto a
Battipaglia, sono venuti alla luce alcuni reperti
antichi. Gli archeologi giunti sul posto hanno confermato
il rinvenimento di alcune tombe del IV sec. a.C. Non è
una scoperta casuale in quanto già si conosce la
ricchezza archeologica del territorio in questione. Si
tratta ora di capire l'estensione del rinvenimento. In
tal senso gli archeologi sono già al lavoro. La
costruzione della terza corsia autostradale sta
diventando una vera e propria manna per l'archeologia
salernitana. Meno contenti gli automobilisti visto che i
lavori per l'allargamento dell'autostrada si protrarranno
ancora per parecchio. Nel frattempo a Battipaglia sono
terminati i lavori di recupero delle testimonianze
archeologiche ed entro una settimana il cantiere di scavo
chiuderà i battenti.
05/07/2002
STABIA (NA) - ESPOSTO UN CARRO ROMANO
Rinvenuto a
Stabia nel corso degli scavi del 1981, dopo essere stato
completamente restaurato, è ora esposto al pubblico. Da
oggi, infatti, nella Villa di San Marco a Stabia, sarà
visibile un carro romano di duemila
anni fa, ritrovato nella villa di Arianna a pochi metri
dallo scheletro di un cavallo nell'atto di imbizzarrirsi,
probabilmente spaventato dall'eruzione del Vesuvio,
vicino ad una stalla sulla quale e' inciso un nome,
Repentinus. Il carro, in ferro e frammenti di legno, con
grandi ruote che superano la piccola cassa, e' uno dei
rari mezzi di trasporto rinvenuti nei siti archeologici
vesuviani. L'uso di lastre acriliche trasparenti, uguali
in forma e dimensione alle strutture originarie in legno,
ne hanno permesso la ricostruzione totale.
29/06/2002
CALES (CE) - RINVENUTA UNA FORNACE PREROMANA
Lavori di
costruzione di una stazione di servizio per la
distribuzione di gas hanno portato alla scoperta casuale
di un impianto di fornaci presumibilmente di età
preromana. Dai primi rilievi effettuati dalla
Soprintendenza competente, sembra che l'impianto sia
fornito di ben quattro fornaci. Singolare la presenza di
almeno due pozzi per l'approvviggionamento dell'acqua.
15/06/2002
BATTIPAGLIA (NA) - SCOPERTO UN VILLAGGIO PROTOSTORICO
Lavori lungo
l'autostrada Salerno - Reggio Calabria, condotti in
località Castelluccio, hanno consentito di mettere in
luce un villaggio protostorico pluristratificato. Dai
reperti finora emersi, la fequentazione del sito sembra
attestarsi fra il Bronzo antico ed il Bronzo recente.
Recuperati molti frammenti ceramici e resti di ossa,
nonchè resti di strutture abitative (buche di pali e
fosse per la conservazione di cibo).
13/06/2002
NOLA (NA) - RAID
TEPPISTICO NEL VILLAGGIO DI 4000 ANNI FA: CON UNA AZIONE
DA VIGLIACCHI DISTRUTTO UN FORNO PER IL SOLO GUSTO DI
DISTRUGGERE!
Vai allo speciale
https://www.ganapoletano.it/archemail/nolatar.htm
09/06/2002
POGGIOMARINO (NA) - BUONE
NOTIZIE PER IL VILLAGGIO PREISTORICO
Vai allo speciale
https://www.ganapoletano.it/archemail/poggiomarino.htm
09/06/2002
SANTA MARIA LA CARITA' (NA) - COMINCIANO I LAVORI PER
METTERE IN LUCE LA VILLA ROMANA SCOPERTA A FEBBRAIO
SCORSO
La villa
romana, messa in luce nel febbraio scorso in località
Motta Bardascini durante i lavori di sbancamento per la
costruzione di una strada, verrà completamente scavata.
I lavori inizieranno la settimana prossima. La villa
venne sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Da
quanto messo in luce finora, ossia quattro ambienti tra i
quali una cella vinaria con numerosi "dolii",
dovrebbe trattarsi di una villa rustica del I sec. d.C.
Dai primi accertamenti sembra che l'edificio sia già
stato "visitato" da tombaroli in antico.
19/05/2002
ERCOLANO (NA) - APERTA LA CASA DEI CERVI AD ERCOLANO
Completamente
restaurata è stata riaperta già da qualche giorno la ricca
domus denominata Casa dei Cervi ad Ercolano. I restauri sono
stati eseguiti con i fondi messi a disposizione dalla ricca
Fondazione Packard per la cittadina vesuviana. Riaperta anche la
Casa del Salone Nero mentre prossimamente sarà riaperta
integralmente la Casa del'Albergo. Resta invece chiusa la
bellissima Casa dell'Atrio a Mosaico, anche a causa del crollo
del tetto del triclinio avvenuto qualche anno fa.
12/05/2002
POMPEI (NA) - RIAPERTE LE TERME SUBURBANE E LE NUOVE CASE
Dallo scorso 11 maggio le Terme Suburbane di Pompei sono aperte
al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 13.30 ritirando il
tagliando di prenotazione alla biglietteria di Porta Marina
degli scavi. Il sabato e la domenica col medesimo orario e
sempre attraverso la prenotazione alla biglietteria è anche
possibile visitare la Casa di Giulio Polibio e la Casa di
Menandro.
12/05/2002
POMPEI (NA) - RESTAURATA UNA CESTA DI VIMINI DI 2000 ANNI FA
Rinvenuta durante i recenti scavi a Moregine, una cesta
di vimini dell'epoca romana realizzata in materiale vegetale è
stata completamente restaurata dalla Soprintendenza di Pompei.
Si tratta di un oggetto unico che verrà presto esposto al
pubblico in una mostra in allestimento. Eccezionale lo stato di
conservazione del reperto che testimonia la presenza di una
tradizione artiginale che nel corso dei secoli non ha subito
particolari modifiche.
08/04/2002
ERCOLANO (NA) - APRIRANNO A MAGGIO TRE NUOVE CASE
Grazie
all'accordo siglato lo scorso anno fra la Soprintendenza e la
Fondazione Packard apriranno a maggio tre nuove case ercolanesi
completamente restaurate. Si tratta della ricchissima Casa dei
Cervi, della suggestiva Casa del Salone Nero e della particolare
Casa dell'Albergo. Come per le Terme Suburbane di Pompei,
inizialmente le visite saranno scaglionate e con prenotazione.
Questo è il primo risultato dell'accordo con la ricca
fondazione americana che prevederà nuove aperture ed anche una
risistemazione dell'accesso agli scavi. E' infatti ancora in
corso la ristrutturazione della Casa di Galba, mentre
prossimamente verrà realizzata una terrazza verso gli scavi,
finalmente visibili anche dalla città.
08/04/2002
AVELLA (AV) - FONDI PER L'ARCHEOLOGIA AVELLANA
Circa
un milione e duecentomila euro è il finanziamento che grazie
alla legge 219 permetterà il recupero urbano di Avella. In
particolare si provvederà alla sistemazione dell'anfiteatro per
consentirne la fruizione non solo per visite turistiche, ma
anche per spettacoli teatrali. Ma molti fondi sono destinati
alla ripresa degli scavi visto che l'anfiteatro, secondo gli
esperti della Soprintendenza, nasconde ancora molti tesori.
09/04/2002
POZZUOLI (NA) - SARANNO RECUPERATE TRE CISTERNE A SCOPO
TURISTICO
Sono
tre ex serbatoi di carburante che deturpavano non solo il
paesaggio ma anche l'ambiente. Adesso i terreni che li ospitano
saranno recuperati a scopo turistico. Infatti verranno
realizzati un centro di accoglienza turistica, un parcheggio ed
un teatro da 5000 spettatori. Il tutto al servizio delle aree
archeologiche del territorio ed in particolare del nuovo Parco
della Via Antiniana che al momento non può contare su alcuna
infrastruttura.
28/03/2002
L'ARCHEOLOGIA IRPINA DIMENTICATA DAL MINISTERO
Incredibile,
ma vero! Il Ministero per i Beni Culturali, nel quadro degli
interventi triennali 2002/2004, non ha stanziato neanche un
centesimo per i beni archeologici dell'Irpinia! La vergognosa
decisione fa della Provincia di Avellino il fanalino di coda
anche per i beni architettonici ed ambientali, tanto che della
già esigua cifra si circa 64.000 euro stanziata per l'intera
Campania, soltanto il 2,9% è toccata all'Irpinia: appena 1.800
euro per 10 interventi. E nessuno di questi tocca l'archeologia.
Continuerà a cadere a pezzi la necropoli eneolitica di
Mirabella Eclano, continueranno ad essere ricoperti dalle
intemperie gli scavi di Flumeri, nessuna speranza (almeno per i
prossimi tre anni) per le necropoli della Baronìa o per gli
scavi ad Avella, di Atripalda e di tanti altri siti archeologici
della zona.
27/03/2002
SAN MARZANO (SA) - CONTINUANO I RINVENIMENTI DI TOMBE ROMANE ED
E' IN ARRIVO IL MUSEO
I
lavori per la costruzione della villa comunale stanno portando
alla luce diversi reperti legati alla presenza di una necropoli
dell'età romana. Al momento sono circa 80 le tombe venute alla
luce con interessantissimi reperti. Ma la notizia positiva è
che il Comune ha deliberato la costruzione di un immobile
nell'area della stessa villa comunale destinato ad ospitare i
reperti. Il museo vedrà la luce in maniera veloce, grazie al
fatto che è già stata finanziata dal Comune stesso e dal Patto
territoriale. Il territorio di San Marzano non è nuovo a
rinvenimenti del genere e parecchi reperti sono nei depositi
della Sopritendenza o sparsi per il mondo. Grazie al nuovo
museo, molte testimonianze torneranno finalmente in loco. E
stavolta sarà l'occasione anche per creare nuovi posti di
lavoro legati alla storia ed all'archeologia del luogo:
l'iniziativa del Comune di San Marzano è pertanto meritoria ed
intelligente e sicuramente è un esempio che molti comuni della
Campania dovrebbero seguire.
27/03/2002
GROTTAMINARDA (AV) - SCOPERTE ANTICHE CAVERNE NELLA ZONA ANTICA
DEL PAESE
Durante
i lavori di ripristino della zona antica di Grottaminarda,
l'area denominata "La Fratta", sono venuti alla luce
alcuni passaggi sotterranei risalenti a tempi remoti. Non
potendo verificare al momento la portata del rinvenimento, i
lavori sono stati bloccati affinché la Soprintendenza possa
valutare l'eventuale esistenza di reperti antichi. L'area in
questione era sicuramente abitata in epoca medievale come
testimoniano diversi edifici ancora esistenti come il Castello
D'Aquino (destinato a futura sede di corsi universitari).
Tuttavia si è avanzata l'ipotesi che la cittadina avesse
origini più antiche, risalendo all'età romana. Lo studio delle
caverne rinvenute potranno sicuramente gettare nuova luce su
tale ipotesi.
15/03/2002
MONDRAGONE (CE) - CONTINUANO I RINVENIMENTI SULLA VIA APPIA
Per
la seconda volta in pochi giorni i lavori per la costruzione
dell'impianto fognario in località San Pietro, nei pressi del
cimitero, sono stati bloccati dalla Soprintendenza. Dopo il
basolato della Via Appia ed i resti di una villa, è stata la
volta di una serie di piccoli edifici, probabilmente "tabernae"
pertinenti ad un edificio più grande. Ma nonostante i continui
ritrovamenti che dimostrano l'incredibile importanza
archeologica della zona, dal Comune non arriva alcun segnale
incoraggiante. Nella speranza che possano esserci buone nuove
per l'archeologia mondragonese, la responsabile del locale
ufficio archeologico, la dott.ssa Maria Grazia Ruggi D'Aragona,
proporrà al Comune la creazione di un itinerario archeologico.
15/03/2002
NOLA (NA) - SCOPERTO UNO SCHELETRO DI CANE NEL VILLAGGIO DI 4000
ANNI FA
Vai allo speciale
https://www.ganapoletano.it/archemail/nolatar.htm
22/02/2002
NAPOLI - A MAGGIO SARA' VISIBILE LA TORRE DELLA CINTA MURARIA
GRECA AL TRIANON
I
lavori di restauro del teatro Trianon, a Piazza Calenda, stanno
per terminare. A maggio la struttura aprirà al pubblico e sarà
l'occasione anche per scoprire la struttura della torre inserita
nella cinta muraria greca del IV-III a.C. di cui si scoprirono
le tracce quattro anni fa. La ristrutturazione del teatro ha
consentito di portare alla luce completamente la torre
liberandola dalle soprastrutture esistenti. La torre si trova in
un'area di grossa importanza dell'antica Neapolis, dove si
trovava una delle porte della città, detta Herculanensis o
Furcillensis. La torre dovette essere costruita in un momento di
rifacimento e rafforzamento delle mura su questo lato. La
struttura è infatti costuita da un paramento di blocchi di tufo
lavorati con estrema precisione.
20/02/2002
MONDRAGONE (CE) - I LAVORI PER LE FOGNE PORTANO IN LUCE UN
TRATTO DELLA VIA APPIA ED I RESTI DI UNA VILLA
Durante
i lavori per la sistemazione delle fogne in località San
Pietro, nei pressi del cimitero, a due metri di profondità è
affiorato un tratto di basolato integro, identificato come
tratto della Via Appia che attraversava l'abitato di Sinuessa,
poco fuori Mondragone, congiungendo Roma con Brindisi. Alle
spalle della strada sono venuti alla luce anche alcune strutture
murarie e pavimentazioni musive, attribuibili ad una villa che
sorgeva in questa zona. Immediatamente intervenuti sul posto, i
funzionari della Soprintendenza hanno bloccato i lavori in
attesa dei necessari rilievi. Non è la prima volta che in zona
vengono alla luce testimonianze archeologiche. Addirittura nel
1937, scavando alcune tombe nel cimitero venne alla luce
un'epigrafe attestante l'esistenza di un villaggio nella zona
denominato "Pagus Sarclanus". Adesso si attende anche
una decisione da parte del Comune poichè l'area mondragonese
risulta ricchissima di reperti e di strutture non valorizzate e
sommerse da vegetazione e rifiuti. Tuttavia, nonostante
l'appello della responsabile dell'ufficio archeologico locale,
la dott.ssa Maria Grazia Ruggi D'Aragona, dal Comune arrivano
soltanto segnali di dissenso per l'interruzione dei lavori
fognari che provoca disagi ai residenti.
15/02/2002
POMPEI (NA) - GLI SCHELETRI DI DUE FUGGIASCHI RINVENUTI FUORI
PORTA STABIA
Lavori
per la sistemazione dell'area al di fuori della cinta muraria
del lato meridionale hanno portato alla scoperta di due
scheletri. L'area nella quale già nei giorni scorsi erano
venuti alla luce i resti di due tombe e di una strada, si trova
fuori Porta Stabia dalla quale partiva la via che conduceva alla
città omonima ed alla Penisola Sorrentina. I due scheletri si
trovavano adagiati su di uno strato di ceneri e lapilli, segno
che fuggivano dalla città verso il mare quando già Pompei era
stata raggiunta dalla pioggia di ceneri a seguito dell'eruzione
del 79 d.C. che la seppellì. E proprio lungo la strada, i due
individui vennero raggiunti dalla nuvola di gas venefici che li
uccisero afissiandoli. Dei due scheletri, uno sembra appartenere
ad un bambino, mentre l'altro sembrerebbe un adulto. Gli studi
successivi potranno chiarire l'età ed il sesso dei due
individui e, magari, anche un'eventuale parentela. Il
rinvenimento dimostra come le sorprese sotto il territorio
pompeiano non siano ancora finite.
08/02/2002
SANTA MARIA LA CARITA' (NA) - I LAVORI PER UNA STRADA METTONO IN
LUCE VILLA ROMANA
Ancora
i lavori di sbancamento per la costruzione di una strada
consentono di mettere in luce una villa romana sepolta
dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. nel territorio di Santa
Maria La Carità. Al momento sono stati messi in luce quattro
ambienti di cui uno doveva essere una cella vinaria considerato
il numero di "dolii" messi in luce. Dai primi
accertamenti, l'edificio sembra essere già stato
"visitato" da tombaroli.
05/02/2002
MADDALONI (CE) - LA SOPRINTENDENZA BLOCCA IL PROGETTO DI UNA
STRADA NEL SITO DI CALATIA
La
bretella di collegamento Maddaloni - Caserta subisce uno stop
nella sua progettazione imposto dalla Soprintendenza. L'asse,
infatti, dovrebbe attraversare l'area che invece è destinata a
parco archeologico dell'antica Calatia, come evidenziato da una
documento congiunto della Soprintendenza, della Seconda
università degli studi e del locale Museo Civico. Calatia è
tutta da scavare ed in buona parte è sotto terreni agricoli
alla periferia di Maddaloni in direzione di San Nicola La
Strada. All'epoca romana la città era attraversata dalla Via
Appia il cui percorso è ancora oggi ricostruibile ed in parte
ricoperta dalla strada attuale. Il comune è comunque
disponibile a proporre una variante che salvaguardi il sito.
31/01/2002
LAURO (AV) - TORNA ALLA LUCE UNA FONTANA SEICENTESCA NASCOSTA DA
ROVI E MURATURE
Grazie ad alcuni lavori di
ristrutturazione in corso nell'area, alcuni operai hanno portato
alla luce una fontana seicentesca. Il rinvenimento è avvenuto
sotto il muro di cinta dei giardini del Castello Lancellotti di
Lauro. Sotto un cumulo di rovi e murature recenti, gli operai
hanno scoperto prima la base della fontana, realizzata con
maioliche decorate, e poi una nicchietta fatta di pietra pomice.
I lavori sono stati poi interrotti per consentire l'intervento
di tecnici specializzati della Soprintendenza. Solo allora si
potrà capire se questa fontana può essere una delle quattro
fontane barocche che abbellivano i giardini del Castello durante
il periodo in cui erano proprietari i Pignatelli (1540-1632).
08/01/2002
PALMA CAMPANIA (NA) - BLOCCATI I LAVORI NELL'AREA DI NECROPOLI
Grazie alle segnalazioni
del locale Gruppo Archeologico, i lavori di sterro nel terreno
comunale ove erano venute alla luce alcune tombe di età tarda,
sono stati bloccati. Adesso si resta in attesa degli sviluppi
successivi.
06/01/2002
TEANO (CE) - GRAVE FURTO NEL RESTAURATO TEATRO ROMANO
Il patrimonio archeologico
di Teano, uno di quelli che maggiormente si sta rendendo
visibile agli occhi di studiosi e visitatori, ha subìto un
grave danno nei passati giorni festivi. Approfittando del fatto
che l'area del teatro romano, sebbene recintata, fosse priva di
custodia e di allarmi, alcuni ignoti hanno sottratto cinque
capitelli corinzi del I sec. d.C. di cui uno con iscrizioni in
greco. Il fatto, già gravissimo, assume ancora maggiore risalto
se si pensa che la scena monumentale del teatro era praticamente
in fase di completa ricostruzione, esistendone tutti gli
elementi costituitivi. Questo fatto, una volta ultimato il
restauro, avrebbe fatto del teatro sidicino un'unicum in Europa.
(Ringraziamo il Dott. Luigi Sarno, viceconsole del Touring
Club Italiano per Teano e membro del Gruppo Archeologico
Falerno-Caleno per la segnalazione).
05/01/2002
PALMA CAMPANIA (NA) - SBANCATA L'AREA DI NECROPOLI NONOSTANTE
GLI APPELLI
Appena qualche mese fa,
grazie alle segnalazioni del Gruppo Archeologico "Terra di
Palma", nell'area in questione erano state recuperate
cinque tombe di età tarda dalla Soprintendenza archeologica. I
lavori di sbancamento iniziati sul terreno di proprietà
comunale in località "Jerola" erano stati pertanto
sospesi in attesa di nuovi elementi e l'ente proprietario del
terreno era stato invitato a non effettuare alcun intervento
senza la presenza del personale della Soprintendenza. Ed invece,
approfittando delle festività natalizie, il comune ha concesso
ad una ditta esterna di prelevare nuovamente terreno dall'area
in questione, non tenendo in alcuna considerazione gli inviti
della Sopritendenza. Su segnalazione dello stesso locale Gruppo
Archeologico, guidati da Luigi Sorrentino, la Soprintendenza è
riuscita ad intervenire solo il 3 gennaio chiedendo il sequestro
dell'area, ma nel corso del giorno successivo i lavori di
sbancamento erano ancora in corso in maniera ancora più
incisiva. |