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Comune: AVELLA (Av)
Sito archeologico: Anfiteatro
Ubicazione: Località San Pietro, all'estremità est del paese
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Avellino- Ufficio scavi di Avella (Via Cupa Sacramento n. 1 - tel.08251044)
Modalità di visita: Rivolgersi all'ufficio scavi o al comune
Cenni storici: vedere la scheda sull'abitato romano
Illustrazione del sito: L’edificio pubblico meglio conosciuto e conservato di Abella resta l’anfiteatro, edificato intorno alla metà del I secolo a. C. in un’area occupata, precedentemente, da abitazioni private demolite dopo l’assedio dei sanniti di Papio Nutilo, ed oggi situato appena fuori il nucleo abitato. La monumentale struttura è appoggiata in parte all’angolo est della cinta muraria ed in parte usufruisce del pendio naturale; solo nel settore sud l’edificio è sostenuto da strutture a volta, in opera cementizia. L’anfiteatro, che ha il perimetro esterno formato da una sorta di due semicerchi uniti da linee rette e quello interno ellittico, ha una lunghezza di circa 60 metri ed una larghezza di 35 metri, risultando quasi delle stesse dimensioni dell’anphiteatrum pompeiano, in relazione, però, ad una città che era solo la metà di Pompei. L’edificio è stato costruito utilizzando la tecnica muraria dell’opus reticulatum, mentre negli stipiti degli accessi sono messi in opera blocchi squadrati di calcare. L’arena, ben visibile, si trova ad un livello di almeno due metri al di sotto del piano di calpestio della zona limitrofa. Vi si accede attraverso due monumentali porte (triumphalis e libitinensis), con corridoio coperto a volta e fiancheggiato da ambienti adiacenti, delimitati da strutture murarie in opera cementizia con paramento in reticolato. I due ingressi sono collocati, rispettivamente, ai lati opposti dell’asse maggiore dello spazio in cui avvenivano gli spettacoli. Una terza porta, di modeste dimensioni, si apre anche lungo il lato ovest dell’edificio. Un alto podium separa l’area dalla summa cavea, ben conservata solo sui lati est e sud. Sedili in tufo dell’ima cavea, riservati come di consuetudine ai cittadini più in vista e in possesso dell’ honor biselli, sono rilevabili in alcuni settori dell’anfiteatro. Ima e summa cavea sono suddivise in cunei da scalette con gradini che portano ai vari ordini di sedili. Due i vomitoria che garantivano un ordinato e rapido flusso degli spettatori. Piccoli vani laterali, situati lungo i due camminamenti principali interni, avevano forse funzione di spoliarum. L’esplorazione archeologica ha evidenziato il complesso sistema delle canalizzazioni idriche (euripo) ed alcuni rifacimenti edilizi nel podio, eseguiti verso il IV secolo inoltrato per ricavare nella struttura, evidentemente da tempo abbandonata, una serie di stalle per animali da allevamento.
Situazione attuale: Condizioni buone

IMMAGINI DEL SITO

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