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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: CURTI (Ce)
Sito archeologico: Mausoleo romano detto "Carceri Vecchie"
Ubicazione: Via Appia
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli
Modalità di visita: Liberamente visibile l'esterno
Cenni storici:

Vedere la scheda su Santa Maria Capua Vetere

Illustrazione del sito: Il monumento sepolcrale, noto anche dalle riproduzioni sette - ottocentesche eseguite da Pirro Ligorio, Piranesi ed altri viaggiatori, è noto come “Carceri Vecchie”, in quanto originariamente si riconosceva nella struttura un luogo di pena per gladiatori. “L’edificio mostra al livello originario di calpestio un largo gradino di cocciopesto limitato da una cornice in blocchi di tufo. Il corpo cilindrico di base è scandito all’esterno da semicolonne tuscaniche su plinto, rivestite di stucco e scanalate; tra esse, per tre quarti della circonferenza, si inseriscono nicchie a pianta semicircolare e rettangolare coperte ad arco, con le calotte decorate da motivi a conchiglia in stucco. Al di sopra delle colonne, l’architrave e la fascia di cornice concludono l’elemento di base. Su questo è un secondo corpo cilindrico, di diametro minore, che probabilmente ripeteva in qualche modo il motivo a nicchie del basamento. Dall’ingresso si può arrivare al centro del monumento, dove si apriva la camera sepolcrale a croce greca, con i bracci coperti a volta; il corpo centrale, più alto, con volta a crociera, era illuminato da due feritoie aperte nel tamburo superiore. Da uno dei due bracci si accedeva a una camera ipogeica con funzione sepolcrale. Il nucleo interno del monumento è costituito da un riempimento di terreno contenuto tra le strutture dell’anello esterno e il corpo centrale e frazionato da quattro muri radiali. Nella parte posteriore, per una porta oggi murata, si accedeva a un corridoio coperto a volta inserito nell’anello esterno di muratura, dal quale per due scalinate si saliva all’ambulacro del primo ordine. La struttura muraria, in opera reticolata alternata a filari di laterizio, sembra datare l’edificio in età sillana”. 
Note:  

IMMAGINI DEL SITO

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