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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: NAPOLI (Na)
Sito archeologico: Murazione greco-romana
Ubicazione: Piazza Cavour, Piazza Bellini, Piazza Calenda
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli - Ufficio scavi di Napoli (tel. 081440166)
Modalità di visita: Liberamente visibile dall'esterno
Cenni storici:

Per la storia vedi la scheda su Partenope.

Illustrazione del sito:

L'area abitata fin dall'inizio fu racchiusa entro una possente struttura muraria costruita in blocchi di tufo locale. Col succedersi dei secoli. fu rinforzata e a tratti ricostruita. In epoca imperiale, lo sviluppo delle mura era di circa 3,8 km. per un'area di 72 ha.
Il circuito murario seguiva il seguente andamento: via Costantinopoli, S. Pietro a Majella, S. Domenico Maggiore, via Mezzocannone, Corso Umberto (con andamento irregolare per la presenza del litorale), piazza Calenda, Castel Capuano, S. Giovanni a Carbonara, via Settembrini, base della collina di Caponapoli.
Le mura vennero costruite in tufo giallo napoletano che sembra provenire in gran parte da cave prospicienti le mura stesse.
Le porte che si aprivano nelle mura erano almeno sei: le porte di San Domenico Maggiore e di piazza Calenda sul Decumano Inferiore, le porte di San Pietro a Majella e Castel Capuano sul Decumano Massimo, la porta di S. Sofia sul Decumano Superiore (che non aveva sbocchi dal lato di via del Sole); un'altra porta doveva trovarsi sul posto dell'attuale Porta San Gennaro; infine vari studiosi hanno ipotizzato la presenza di porte e postierle a Via Mezzocannone (altezza cortile del Salvatore), Via Donnaregina ed, in genere, sul lato est.

Le mura di Piazza Cavour
Dietro l'Istituto Casanova, visibile anche dall'alto della Rampa M. Longo, è un tratto ben conservato di mura del IV sec. a.C:, costituente il rafforzamento di una cortina del secolo precedente. In questo luogo, infatti, la collina degradava in modo molto dolce, rendendo più facile l'accesso alla città. Di qui la necessità di rafforzare il complesso.

Le mura di piazza Bellini
La fortificazione di Piazza Bellini fu messa in luce nel 1954. Essa è costituita da blocchi di tufo compatto ed è del tipo a doppia cortina, con doppio sistema di speroni: quelli della cortina interna si innestavano nella collina, quelli della cortina esterna si appoggiavano invece a quella interna. Lo spazio fra le cortine, detto emplekton, veniva riempito con materiale di scarto e terra. Tali mura presentano due fasi costruttive: una del V sec. a.C. e l’altra della seconda metà del IV sec. a.C. quando si operò una ristrutturazione e potenziamento dell'impianto difensivo.
Sull'estremità meridionale di tali mura era forse impiantata una torre, connessa ad una porta, che doveva aprirsi allo sbocco della plateia mediana, di fronte all'attuale Port'Alba. Tale identificazione è testimoniata anche dalla presenza, in epoca medioevale, di una porta costruita sulla porta più antica.

Le mura di Piazza Calenda
Al centro della piazzetta fu portato ala luce un tratto di mura greche del V sec.a.C. consentendo l'identificazione nella zona della porta Furcillense (o Hercolanense), posta allo sbocco dell'attuale via Forcella.

Situazione attuale: Precario

IMMAGINI DEL SITO

Mura in Piazza Bellini

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