Le schede sui musei della Campania sono in fase di stesura. Prossimamente sarà possibile accedervi.

Località Nome mostra Scadenza
Napoli PITTURA POMPEIANA 31/12/2014
Salerno DOPO LO TSUNAMI SALERNO ANTICA 31/03/2012
     
     
 

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LE MOSTRE ARCHEOLOGICHE IN CORSO NEI MUSEI DELLA CAMPANIA

> IN MOSTRA A NAPOLI (NA)

 

PITTURA POMPEIANA

 

Riapre al pubblico la collezione delle pitture del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, un repertorio di affreschi, unico al mondo, restituiti dalle città vesuviane distrutte dall’eruzione del 79 d.C.
Questo eccezionale patrimonio, circa 400 opere, documenta la pittura di età romana, nella sua evoluzione e varietà, dal II al IV stile: dalle più sobrie pitture a incrostazione alle megalografie di Boscoreale in cui principi, filosofi e personificazioni si stagliano su un rosso pompeiano, indubbia eco della grande arte ellenistica, dalle architetture illusionistiche per incantare l’élite, fino ai più raffinati arabeschi dall’accattivante leggerezza e popolati di eroti, satiri, ballerine sospese nell’aria.
Colori antichi e dettagli mai visti, svelati grazie all’attività di pulitura e revisione dei recenti restauri, hanno consentito ai maggiori specialisti del settore di compiere nuove scoperte: confermare o rivedere le correnti interpretazioni iconografiche, ricostruire i contesti di provenienza all’interno di programmi figurativi più ampi, approfondire generi peculiari come la pittura popolare o il ritratto e, inoltre, indagare tutti gli aspetti della tecnica pittorica e dell’organizzazione dei cantieri.

L’esposizione, a cura di Mariarosaria Borriello e Valeria Sampaolo, consente anche di compiere un viaggio per immagini attraverso il mondo greco-romano: dagli dèi ed eroi del mito ai rituali del sacro, dalle scene di vita quotidiana fino all’erotismo, dai ritratti agli incunaboli della natura morta e del paesaggio. Il linguaggio delle immagini permette di considerare queste pitture non solo dal punto di vista stilistico e formale, ma anche e soprattutto in ragione del loro essere espressione di un immaginario collettivo forse non troppo lontano.

Sede: Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Periodo: fino al 31 dicembre 2014
Orari: Dalle 9 alle 19.30. Chiuso martedì
Tariffe: 10 euro intero; 6,75 euro ridotto; il Museo è inserito nel circuito Campania Artecard
Prenotazione obbligatoria per gruppi, scuole e visite didattiche:tel. 848800288 - + 39 081 4422149
 

> IN MOSTRA A SALERNO

 

DOPO LO TSUNAMI SALERNO ANTICA

 

La mostra archeologica dopo lo tsunami Salerno antica propone un grande viaggio nel tempo, dalla preistoria, per ri-trovare le origini remote e le persistenze della città di Salerno e del suo territorio alla scoperta della Storicità del Presente.
Un allestimento fortemente evocativo con un migliaio di oggetti esposti di grande pregio, installazioni e ambientazioni, visite narrate quotidiane per le scuole, le famiglie e gli adulti sono gli strumenti per consentire ai visitatori della mostra di conoscere, ri-conoscere, vivere e ri-vivere il rapporto fra la terra salernitana e il suo mare, da quello mostruoso del maremoto e delle tempeste, a quello degli scambi di uomini, merci, idee, linguaggi che ha consentito la nascita delle civiltà mediterranee.
Un catalogo di 384 pagine, con ventinove saggi e oltre 450 illustrazioni offre a chi vuole sapere di più la possibilità di approfondire la conoscenza archeologica, geologica, storica…

info:
Inaugurazione 18 novembre 2011, ore 17.30
orari: tutti i giorni 9.30/13.00 - 16.00/20.00 ingresso libero
chiuso: 24-25-26-31 dicembre 2011 e 1 gennaio 2012

visite narrate
per le scuole: lunedì - venerdì ore 9.30 e 11.00 con prenotazione obbligatoria
per il pubblico adulto e le famiglie: lunedì-venerdì ore 17.00 senza prenotazione
sabato ore 16.00 e 18.00
domenica ore 11.00, 16.00 e 18.00 con prenotazione obbligatoria

prenotazioni tel. 333.9377703 (dal lunedì al venerdì ore 10/15)
info www.salernodopolotsunami.beniculturali.it
dopolotsunami@beniculturali.it

L’evento catastrofico che devastò 4000 anni fa le coste salernitane costituisce il punto di partenza di un racconto inatteso: metamorfosi storiche e culturali, dalla Protostoria al Medioevo, che hanno impresso in profondità l’identità della città e del suo territorio, un patrimonio sommerso, finalmente riproposto ai visitatori, residenti e ‘turisti’ di ogni provenienza, nel Complesso Monumentale di Santa Sofia, messo a disposizione con lungimiranza dall’Amministrazione Comunale di Salerno.
Tutto nasce dall’impegno di ricerca e di tutela quotidiano della Soprintendenza Archeologica, testimonianze acquisite negli ultimi decenni in occasione della realizzazione di nuove infrastrutture e del restauro di edifici storici, in collaborazione con Università, Istituzioni locali, imprese e studiosi.
La furia di un’onda anomala quattromila anni fa, dunque, distrusse e sigillò sotto una coltre di sabbia un villaggio dell’Età del Bronzo Antico fissandone in una istantanea il momento dell’abbandono. Lo sfarzo dei corredi funerari, nell’Età del Ferro, delle popolazioni dell’area di Montevetrano, il fasto dei palazzi e delle tombe dei principi etruschi nell’insediamento di Fratte, la fondazione della colonia romana di Salernum, il prestigio del principato longobardo di Arechi e la sua residenza straordinaria, la ristrutturazione urbanistica di Salerno in età normanna: sono i punti cardine di una narrazione che affida all’allestimento “macchina per pensare”, ben al di là degli steccati degli addetti ai lavori, un ruolo di stimolo e coinvolgimento diretto ed essenziale.
Proprio il mare – la forza propulsiva che ha generato e accompagnato nei secoli la storia della città – rappresenta idealmente lo spazio vitale entro cui è ambientata l’esposizione. L’elemento primordiale della vita, individuale e collettiva, che rinasce ogni attimo, l’energia fluida che accoglie, trasforma, mette in relazione, distrugge e rinnova. La comunità salernitana, i saperi antichi, le metamorfosi urbane sono condensate in questa sorta di codice genetico originario, archeologia, mutazioni millenarie, prospettive. La civiltà ‘liquida’ del terzo millennio avrebbe poco senso, e minori prospettive, senza comprendere e mettere in valore questa eredità sedimentata.
Il percorso espositivo propone una selezione di manufatti che racconta con taglio originale la città antica e medioevale, insieme alla complessa trama di rapporti tra comunità, territorio e l’intero bacino del Mediterraneo.
A corredo del racconto degli oggetti, con il valore comunicativo intrinseco di ogni reperto – come la navicella nuragica sospesa nel tempo, dono funebre a una principessa di epoca orientalizzante, o l’Apollo in bronzo, che accoglie il visitatore, immerso nei pensieri, al di là di un velo d’acqua – una rete di relazioni visive e concettuali, con continui rimandi al contesto generale, cattura l’immaginazione e la curiosità.
Una esperienza plurisensoriale, in definitiva, ‘capolavori’, oggetti di uso comune, gioielli, frammenti, suoni, profumi, per rivelare e rinnovare lo spessore antico e attualissimo della Hippocratica Civitas.