L'antica Telesia (Bn), città senza futuro?

Se vi recate da Telese Terme a San Salvatore Telesino, vi troverete ad attraversare il territorio dell'antica cittadina di Telesia, centro prima sannitico e poi romano. Ve ne accorgerete perché la strada, ad un certo punto, taglia grosse mura che racchiudevano il centro. Oltre alle mura sono diverse le vestigia presenti ma mai si è iniziato un vero progetto di recupero delle strutture che giacciono per lo più in proprietà privata e spesso in condizioni di degrado.

Planimetria dell'antico centro di Telesia

Di Telese sappiamo che fu un centro di origine sannitica conosciuto come Tulosiom. Divenuta successivamente centro romano, venne chiamata Telesia. Fu una città ricca che emise anche una propria moneta. Fu poi distrutta dai Saraceni.

Ingresso all'anfiteatro

I resti della città sono lungo la statale che da Telese conduce a San Salvatore Telesino. Sono ben riconoscibili le mura che cingevano la città, il cui percorso si può seguire quasi interamente.

L'anfiteatro

Seguendo le mura si incontrano diverse porte anche se solo in parte sono riconoscibili come la porta per Capua.

L'anfiteatro

Appena all'esterno della porta per Capua è ben riconoscibile l'anfiteatro, mai scavato, del quale però emergono le strutture superiori tra cui alcuni vomitoria e le arcate dove poggiavano le gradinate.

La porta per Capua

All'interno del circuito murario emergono diverse strutture quasi tutte intellegibili. In particolare non c'è più traccia di abitazioni.

Un altro rudere esterno alle mura, conosciuto come "la culla di Sansone", è probabilmente un mausoleo, ma mai indagato sistematicamente.

Quale futuro per Telesia? Tanti progetti, tante speranze di farne un parco archeologico e di iniziare scavi regolari, ma al momento resta tutto sulla carta.

GENNAIO 2007

La nostra lettrice Lorena Pacelli ci ha comunicato alcuni aggiornamenti: è stato finanziato, grazie alla collaborazione della Regione Campania e della Soprintendenza Archeologica di Salerno, un progetto di recupero dell'area archeologica pari a più di otto milioni di euro; tra luglio e agosto 2006 sono iniziati i lavori di scavo presso l'antico Anfiteatro grazie al finanziamento di questo primo lotto pari a circa un milione e seicentomila euro.

Le foto ed il testo sono di Rosario Serafino