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Mausolei funerari a San Prisco (Ce) |

Percorrendo l’Appia, sulla destra, facilmente
individuabile è il monumento funerario noto come la “Conocchia” formato
da un basamento quadrato, nel quale è inserita la camera sepolcrale, al
di sopra del quale “si eleva un alto corpo quadrangolare, con i lati a
pareti curve rientranti: ognuno di essi è delimitato da due colonne in
muratura ed è articolato con tre nicchie su podio, una centrale
sporgente più alta e rettilinea, con copertura a timpano, e le due
laterali minori, inserite nella curva delle pareti e coperte ad arco. Al
di sopra di questo blocco è un altro tamburo, decorato da semicolonne
fortemente sporgenti, alternate con nicchie arcuate. La copertura
attuale conserva la forma della cupola originaria. La struttura muraria
è in opera cementizia con paramento in opera pseudo-reticolata:
modanature, lesene e ammorsature sono in cotto, le cornici in cotto
sagomato; dell’originario rivestimento di intonaco restano solo sparse e
rade tracce”. |

Il monumento sepolcrale, noto anche dalle riproduzioni
sette - ottocentesche eseguite da Pirro Ligorio, Piranesi ed altri
viaggiatori, è noto come “Carceri Vecchie”, in quanto originariamente si
riconosceva nella struttura un luogo di pena per gladiatori. “L’edificio
mostra al livello originario di calpestio un largo gradino di
cocciopesto limitato da una cornice in blocchi di tufo. Il corpo
cilindrico di base è scandito all’esterno da semicolonne tuscaniche su
plinto, rivestite di stucco e scanalate; tra esse, per tre quarti della
circonferenza, si inseriscono nicchie a pianta semicircolare e
rettangolare coperte ad arco, con le calotte decorate da motivi a
conchiglia in stucco. Al di sopra delle colonne, l’architrave e la
fascia di cornice concludono l’elemento di base. Su questo è un secondo
corpo cilindrico, di diametro minore, che probabilmente ripeteva in
qualche modo il motivo a nicchie del basamento. Dall’ingresso si può
arrivare al centro del monumento, dove si apriva la camera sepolcrale a
croce greca, con i bracci coperti a volta; il corpo centrale, più alto,
con volta a crociera, era illuminato da due feritoie aperte nel tamburo
superiore. Da uno dei due bracci si accedeva a una camera ipogeica con
funzione sepolcrale. Il nucleo interno del monumento è costituito da un
riempimento di terreno contenuto tra le strutture dell’anello esterno e
il corpo centrale e frazionato da quattro muri radiali. Nella parte
posteriore, per una porta oggi murata, si accedeva a un corridoio
coperto a volta inserito nell’anello esterno di muratura, dal quale per
due scalinate si saliva all’ambulacro del primo ordine. La struttura
muraria, in opera reticolata alternata a filari di laterizio, sembra
datare l’edificio in età sillana”. |
Foto di Dante Caporali |
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