All’inizio dell’Ottocento, archeologi e storici dell’arte si accorsero di un fatto in precedenza ignorato o taciuto dagli studiosi di arte antica, che avrebbe presto cambiato radicalmente i criteri di studio della scultura greca. Si tratta della prassi della copia, un fenomeno particolarmente diffuso in epoca romana, consistente nella consapevole riproduzione di sculture più antiche o nella replica in più copie, con poche varianti, di uno stesso modello scultoreo. Se la consuetudine della copia era diffusa già in Età greca, è vero però che nell’antica Roma questo fenomeno assunse proporzioni inedite, sino a diventare untratto caratteristico e pervasivo di questa civiltà artistica.
Le conferenze sono aperte a tutti