Nel Febbraio del 2016, durante una ispezione del costone che affaccia sull’ex ILVA di Bagnoli, uno speleologo nota, in parete, un cunicolo che denota tratti caratteristici dei condotti idrici di un tempo passato. Da quel giorno dovranno passare tre anni per arrivare al primo accesso, in tempi moderni, ad uno dei tratti quasi del tutto persi dell’acquedotto Augusteo del Serino che probabilmente riforniva Nisida dopo aver lasciato parte delle sue acque alla villa del Pausilypon.