INIZIATO IL RECUPERO DELLA VILLA ROMANA DI MARIANELLA: GRAZIE AI VOLONTARI DEL GAN IL SITO TORNERA' VISITABILE DOPO L'ESTATE

Dopo aver restituito alla fruibilità il sito archeologico delle terme romane di Agnano, sepolte dall’incuria e dal tempo ed ora aperte stabilmente, i volontari del Gruppo Archeologico Napoletano hanno rivolto la propria attenzione alla villa romana di Cupa Marfella a Marianella, attualmente “sepolta” da vegetazione e rifiuti. Stamane primo appuntamento con una quarantina di volontari, tra cui una ventina di alunne dell’Istituto superiore “Gentileschi” di Agnano. L’intervento è servito a liberare la zona di accesso e una prima parte di strutture. “L’obiettivo – spiega l’addetto stampa del GAN, Rosario Serafino – è riuscire a recuperare un altro pezzo della nostra storia in un’area che sta perdendo la propria memoria: Marianella è uno degli antichi casali napoletani e patria di Sant’Alfonso Maria dei Liguori, ma in pochi sanno che questo territorio era già frequentato 2000 anni fa, soprattutto le generazioni più giovani che, attraverso le scuole del territorio, speriamo di riuscire a coinvolgere.” La villa romana di Cupa Marfella è venuta alla luce negli anni ottanta, quando la zona conobbe un grosso sviluppo edilizio col dopoterremoto. Ma da allora, nonostante timidi tentativi di valorizzazione, il sito ha subito un continuo degrado. Su parte delle strutture archeologiche venne sistemata una copertura realizzata con tubi innocenti e lastre in lamiera ondulata, struttura che col tempo è crollata, rendendo ancora più difficoltose le operazioni di recupero che dovranno affrontare i volontari. “La villa romana di Cupa Marfella – spiega il presidente dell’associazione, l’archeologo Marco Giglio – ha una pianta rettangolare che si sviluppa intorno ad un cortile centrale, con una serie di strutture abitative e di lavoro che si dispongono su tre lati, mentre il quarto è delimitato soltanto da un muro di cinta. Intorno al cortile, su tre lati è un portico. Nelle condizioni attuali, le strutture sono completamente inghiottite dalla vegetazione ma da quanto sappiamo la villa risale al I secolo d.C. e sembra essere stata frequentata anche in epoca tardoantica e medievale. Forse essa è stata costruita sui resti di una villa preesistente di età repubblicana. Si tratta in ogni caso di un insediamento di tipo agricolo e quindi destinata allo sfruttamento del territorio circostante: all’epoca insediamenti del genere erano numerosi nell’hinterland napoletano, anche se in genere si tende ad immaginare che le ville sorgessero solo sul litorale, come ad esempio nei Campi Flegrei.
 

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